Ratemi: “Un sogno chiamato titolo Italiano”
Lorenzo Ratemi: 6 match, 6 vittorie, 1 grande sogno
Lorenzo Ratemi è un pugile professionista che sta facendo parlare di sé non solo per i risultati ottenuti sul ring, ma anche per il suo percorso fuori dalle corde: due lauree, una carriera accademica in crescita e una determinazione che lo spinge a inseguire il titolo italiano. In questa intervista, Lorenzo racconta la sua passione per la boxe, il valore del sacrificio, il legame con il suo maestro e l’emozione del suo debutto da professionista.
🎤 Classico inizio: “Chi sei”. Cosa significa per te essere il pugile professionista “con due lauree”?
🗣️Sono Lorenzo Ratemi, pugile professionista con 6 match e 6 vittorie. Essere un pugile con due lauree per me ha lo stesso valore di chi lavora mentre porta avanti la carriera sul ring. In Italia non si può vivere solo di pugilato: dobbiamo rimboccarci le maniche e affiancare lo studio o il lavoro alla passione sportiva. Spero che in futuro questa situazione possa cambiare.
🎤Quando e com’è nata la tua passione per la boxe, e cosa ti ha spinto a trasformarla in una carriera professionistica?
🗣️La passione per gli sport da combattimento è nata a 14 anni, prima con la kickboxing e poi con la boxe. Crescendo avevo bisogno di nuovi stimoli, che ho trovato nel passaggio al professionismo. Ho sempre guardato i grandi campioni e da bambino sognavo di diventare come loro.
🎤Hai disputato 35 match da dilettante e poi sei passato al professionismo debuttando il 19 maggio 2024 a Tivoli. Cosa hai imparato da quel passaggio? Come hai vissuto l’emozione del debutto?
🗣️Il debutto e il passaggio al professionismo sono emozioni che porterò sempre con me. È stato un mix di ansia, tensione, felicità e adrenalina. Quando è suonata la campana del primo round, ho pensato solo a restare concentrato sul match. È un’emozione che auguro a tutti di provare.
🎤Come è nato il soprannome “The Eagle”?
🗣️Nasce dalla mia grande passione per la Lazio: l’aquila è per me simbolo di identità e appartenenza.
🎤Come riesci a conciliare lo studio con gli allenamenti e i match? Le tue competenze accademiche ti danno un vantaggio sul ring?
🗣️Riesco a conciliare studio e sport come chi lavora di giorno e si allena la sera. Il pugilato è uno sport di sacrificio, e noi pugili siamo abituati a farli. Quando non studio mi alleno, e quando mi alleno non studio: è questione di organizzazione e disciplina. Le competenze universitarie mi aiutano anche a conoscere meglio il corpo e a prendermene cura.
🎤Hai costruito un record perfetto: 6 vittorie su 6. Come descriveresti il tuo stile sul ring?
🗣️Mi definirei camaleontico. Se serve colpire duro, picchio forte. Se serve tecnica, so essere tecnico. Penso di avere un buon senso del tempo, quindi mi descriverei come un tempista.
🎤 I tuoi Maestri, Simone Autorino e Fabio Fantauzzi, ti seguono da tempo. Qual è il loro contributo più importante?
🗣️Per me sono i numeri uno. Sanno valorizzare le caratteristiche di ogni pugile e tirare fuori il meglio di noi. Ma la cosa più importante è il lato umano: li considero fratelli maggiori. È un rapporto che va oltre il pugilato, li porterò sempre con me nella vita.
🎤Qual è il sogno che insegui attualmente sul ring? Guardi al titolo italiano come un traguardo nel breve termine?
🗣️Il titolo d’Italia è il nostro obiettivo a breve termine. Stiamo costruendo passo dopo passo per arrivarci. Poi si vedrà fino a dove potremo spingerci.
🎤Un tuo match ha raccolto quasi mezzo milione di visualizzazioni online. Che effetto ti ha fatto? Come vivi il rapporto con i social?
🗣️Non sono molto attivo sui social, quindi non presto troppa attenzione a queste dinamiche. Però riconosco che oggi siano importanti: nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli.
🎤Appuntamento al tuo prossimo match: cosa devono aspettarsi i tuoi tifosi?
🗣️L’11 ottobre combatterò il mio primo match titolato nella mia città, Guidonia. Sarò nella mia miglior condizione e darò spettacolo. Vi aspetto tutti, perché darò tutto me stesso per questo traguardo.