Oggi sto con Diego Lenzi.

Dopo l’eliminazione dell’ultimo italiano ai mondiali di Liverpool 2025
Mi sono svegliato con questo pensiero, forte e chiaro.
Come sempre, vado controcorrente e cerco di guardare a 360 gradi.
Non entro nel merito del match, né del “sorteggio casuale” che da un lato metteva insieme uzbeki, ucraini, inglesi e cubani e dall’altro cinesi, americani e indiani.
Entro piuttosto nel merito di una cosa: oggi Lenzi non può essere il capro espiatorio di un Mondiale in cui l’Italia non ha raccolto nemmeno una medaglia.
Ho seguito tutti, e dico tutti, i match – italiani e non.E vi assicuro che la maggior parte delle grandi nazioni ha portato pugili alla loro prima esperienza mondiale: ragazzi ventenni, affamati, determinati a farsi strada. Perché? Perché ci si prepara alle Olimpiadi: è quello l’obiettivo vero. Le grandi nazioni hanno già iniziato a costruire il loro ricambio generazionale.
E torniamo a Lenzi.Non è mai stato un “personaggio” facile da amare, lo so. Anzi a me non piace proprio il personaggio. Ma chi lo conosce non può negare che sia un atleta serio, metodico, sempre concentrato, con una fame incredibile di arrivare.E mentre qualcuno lo ha osannato, costruito il personaggio sui social, oggi, anzi ieri notte sparito, dopo aver costruito castelli di parole, io mi chiedo: qualcuno si chiedeva e scriveva in quanti sarebbero saliti sul carro dei vincitori se fosse arrivata una medaglia?Gli stessi che oggi si buttano giù dal treno solo perché si è fermato per un guasto minimo.Perché nel momento buio si vede chi ti sta vicino chi ti vuole veramente bene oltre l’interesse personale!!!!
E allora lo dico con forza: oggi, più che mai, sto con Lenzi nella sconfitta.
Lasciate perdere arbitri e giustificazioni, non siete credibili. Le sconfitte vanno accettate, anche quando fanno male.Chi ama davvero il pugilato chi ha dato un pezzo della propria vita a questo sport ieri tifava quella canotta.
Perché la medaglia non appartiene al singolo, ma a un intero movimento.E Lenzi non deve, né può, portare la croce di una disfatta. Così come nessun altro ragazzo della nazionale: li ho visti tutti combattere, nessuno si è risparmiato, ognuno ha dato il massimo sul quadrato.
Per questo dico: onore a tutta la squadra maschile.
Poi chi di dovere farà le proprie valutazioni.
Intanto, a voi ragazzi, grazie.
Ora arriverà un post di sostegno 🤣🤣🤣🤣