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Pugilato Estero

Odel Kamara: Un destino scritto

Odel Kamara: Un destino scritto
  • PublishedSettembre 7, 2025


Odel Kamara: il Mondiale di pugilato a Liverpool, un destino scritto

Per Odel Kamara, i Campionati Mondiali di Pugilato dilettantistico non potevano avere una sede migliore di Liverpool.È qui che tutto è iniziato per lui, ed è qui che già ha affrontato il primo match vincendolo in maniera netta la sfida più importante della sua carriera fino ad oggi.L’evento alla M&S Bank Arena di Liverpool  primo grande torneo sotto la guida della nuova organizzazione World Boxing.
Kamara combatte nella categoria dei 70 kg e sente che questa non sia semplice coincidenza, ma destino: la sua occasione per affermarsi come la nuova stella del pugilato è arrivata proprio a due passi da casa.
“È come se fosse scritto – è il mio primo grande torneo ed è incredibile che si svolga nella mia città,” ha dichiarato . “Avrò il tifo di casa, sono più in forma e più forte che mai.”

Liverpool, culla di pugili e passione

La città ha una tradizione pugilistica tra le più ricche del Regno Unito: decine di club amatoriali hanno formato campioni rispettati e quasi idolatrati dai tifosi. Non c’è dunque scenario migliore per ospitare un torneo che mette in mostra i talenti del futuro.
“È un onore che si svolga qui. Liverpool ha ospitato tantissimi eventi di boxe e ha una storia enorme. Con la mia famiglia, i miei amici e il mio club al mio fianco, sarà speciale.”
Ma insieme all’onore arriva anche la pressione: Kamara è diventato il volto del torneo. La sua immagine campeggia per tutta la città, viene mostrata durante le partite del Liverpool FC ed è apparsa perfino negli studi di Sky Sports.
Nonostante i suoi soli 21 anni, Kamara non si lascia intimorire:
“Mi motiva ancora di più. All’inizio in TV ero nervoso, ma poi mi sono sciolto. La gente già mi riconosce per strada, mi chiede foto… è pazzesco. Tutto questo mi prepara al professionismo.”

L’obiettivo: rompere una maledizione lunga 18 anni

La Gran Bretagna non conquista un oro maschile ai Mondiali dal 2007, con Frankie Gavin. Kamara è convinto di poter riportare il titolo a casa:
“È ora di vincere l’oro. Ho fiducia totale in me stesso e so che posso farcela. Finora non è arrivata la persona giusta… e credo che quella persona sia io.”

Un sogno nato da bambino

Kamara si allena da oltre 13 anni. Il suo obiettivo è sempre stato chiaro: vincere l’oro olimpico.
“Il sogno resta quello, ma penso una gara alla volta. Ora il Mondiale è il mio obiettivo, poi verrà il resto.”
Tutto iniziò quando, a soli otto anni, guardò le Olimpiadi di Londra 2012 e capì che lì era il suo posto.
Oggi, a 21 anni, ha già attirato l’attenzione di manager e promoter del professionismo, ma non ha fretta:
“Ho ancora tanto da fare tra i dilettanti. Voglio vincere titoli, e poi si vedrà. Penso che sarò il prossimo campione del mondo di Liverpool.”

Le radici: il “Solly” e gli allenatori che lo hanno formato

Kamara ha imparato l’arte del pugilato al Salisbury Amateur Boxing Club, meglio conosciuto come The Solly, un’istituzione a Liverpool che ha sfornato campioni come David Price e Derry Matthews.
“Devo molto al Solly e al mio coach Chris Bower. Prima venivo dal kickboxing, e credo che lo stile misto mi renda unico.”
Il talento naturale di Kamara è stato affinato anche al Joe Gallagher Academy, dove ha lavorato su tecnica, movimenti e difesa
Fin da giovane è stato paragonato a leggende come Roy Jones Jr., uno dei suoi idoli insieme a Sugar Ray Leonard.
“Ho incontrato Roy Jones Jr. per la prima volta lo scorso anno, durante Usyk-Dubois II. È stato incredibile, un vero onore.”

Il cerchio che si chiude

Ora il viaggio lo riporta al punto di partenza: Liverpool, la sua città, il palcoscenico dove può scrivere la prima pagina di una carriera che punta all’Olimpo e il primo paragrafo è scfritto in maniera chiara.

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Redazione

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