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Interviste

Mirko Di Carlantonio – “El Gato”

Mirko Di Carlantonio – “El Gato”
  • PublishedSettembre 3, 2025

Un anno lontano dal ring… ma le cicatrici e i ricordi di una carriera non vanno mai in pensione

🔥È passato oltre un anno dall’ultimo match di Mirko, ma la passione per la boxe arde ancora forte. In questa intervista a cuore aperto ci racconta cosa significa lasciare il ring, i rimpianti, le vittorie morali e i consigli ai giovani che vogliono intraprendere questa strada.
🎤Dopo il match del 29 giugno 2024 contro Bozidar Ilic hai deciso di appendere i guantoni al chiodo. È passato ormai più di un anno: come ti senti oggi, a livello emotivo?

🗣️«È passato un anno e tre mesi con esattezza e, sinceramente, mi manca tutto: il ring, i tifosi, gli allenamenti asfissianti. Tante volte mi viene da piangere, non lo nego. Quando entro in palestra non ritrovo più quello spirito che avevo prima, mi sento demotivato. Forse è normale: ci vuole tempo per metabolizzare una scelta così.»

🎤Se ti guardi indietro, che immagine hai del pugile che sei stato?

🗣️«Mi rivedo come un combattente che non si è mai tirato indietro davanti a nulla e a nessuno, senza mai scegliere gli avversari.»

🎤Hai disputato cinque match per un titolo, senza mai riuscire a portarne a casa uno. Qual è il rammarico più grande?

🗣️«Ogni titolo è stato un momento speciale che non dimenticherò mai. Ma il rammarico più grande è che in due o tre occasioni avrei potuto vincere. Questo un po’ mi pesa.»

🎤Il tuo primo tentativo tricolore, a Maccarese contro Marco Papasidero, finì in parità. Molti ritenevano avessi fatto abbastanza per vincere. Che ricordo hai di quella serata?

🗣️«Un ricordo bellissimo e indimenticabile. Con Marco ci sentiamo ancora ogni tanto, è un grande ragazzo. Per me quella sera avevo vinto, ma i giudici diedero il pari. Forse ha influito il fatto che al primo round sono andato al tappeto: da lì è stato tutto in salita.»

🎤In Francia, contro Lacombe, hai disputato uno dei tuoi match più intensi. Alla quarta ripresa lo mandasti al tappeto, eppure la vittoria non arrivò. Che emozioni ti ha lasciato quell’incontro?

🗣️«Alla quarta lo presi con un gancio sinistro alla tempia, cadde e l’arbitro impiegò quasi venti secondi per contare fino a otto. Lui si rialzò e buttò il paradenti a terra, senza nemmeno un richiamo. Alla fine persi per split decision. Fu lui stesso a mettermi la cintura al collo con un bel gesto, ma dentro di me sapevo di aver perso un’occasione.»

🎤Se potessi tornare indietro, cambieresti qualcosa della tua carriera?

🗣️«Sì: avrei iniziato a fare pugilato a dieci anni e non a venticinque.»

Che consiglio ti senti di dare ai ragazzi che oggi muovono i primi passi nel professionismo?

🗣️«Di allenarsi seriamente e con costanza, ascoltare sempre i maestri, fare una vita regolare e non montarsi la testa. La boxe non premia chi fa il gradasso: chi si monta la testa non arriva lontano.»

🎤Hai sempre combattuto nei superwelter, ma in tanti pensavano che avresti potuto fare meglio da peso leggero. Perché sei rimasto in quella categoria?

🗣️«Perché non avevo voglia né fantasia di fare troppa dieta. Il mio lavoro richiede tante energie, fisiche e mentali, e non volevo rinunciare al cibo.»

🎤Se potessi scegliere un rematch, quale rifaresti?

🗣️«Quello del secondo titolo italiano. Pensavo di essere in vantaggio e nelle ultime due riprese mi limitai a girare, mentre il mio avversario attaccava e faceva punti. Vinse con due soli punti di scarto. Se potessi tornare indietro, lo affronterei diversamente. Comunque tengo a dire una cosa: la boxe è lo sport più bello del mondo. Se fatta con la testa, ti mette sulla retta via.»

🎤Chi sono le persone a cui ti senti più grato per il percorso fatto?

🗣️«In primis Fedele Bellusci, che mi ha seguito dall’inizio. Poi i miei maestri storici: Luciano Granelli, che purtroppo non c’è più ma vive nel mio cuore, suo figlio Marco con cui ho instaurato un rapporto speciale, e Silvano Colantonio, sempre presente negli allenamenti e negli spostamenti per i guanti.»

🎤Ti è mai tornata la voglia di risalire sul ring?

🗣️«Sì, più di una volta. E a dir la verità, quella voglia ce l’ho ancora oggi.»
👉🏻 «La boxe è lo sport più bello del mondo: se fatta con la testa, ti mette sulla retta via.» 🥊❤️

Written By
Redazione

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