x
L'Angolo di Rocky

In Polonia le azzurre U17, gli U19 in Ungheria

In Polonia le azzurre U17, gli U19 in Ungheria
  • PublishedSettembre 20, 2025

Al Silesian in Polonia le azzurre U17 in grande spolvero, con cinque ori e quattro argenti. Gli U19 in Ungheria, ultimo test prima degli europei

A Gliwice, città polacca nella Slesia, sede dell’importante Università Tecnologica consorziata con quella di Cambridge in Inghilterra, si svolge da vent’anni il torneo femminile International Silesian, che comprende le U15, U17, U19 ed elité. Presenti atlete di Kazakistan, Germania, Francia, Serbia, Irlanda, Ungheria, Slovacchia, Cechia e una squadra mista per un totale di oltre 200 iscritte. L’Italia ha preso parte nella categoria U17 con dieci atlete. Nei 46, la trentina Michela Guglielmon ha battuto Adrianna Szafarz, sulla quale i tecnici polacchi puntavano molto in semifinale, più facile il compito in finale contro Oliwia Goj (5-0). Matilde Bertolone della Pugilistica biellese nei 48, ha imitato la Guglielmon, superando prima la tedesca Sofia Staschewski e nella sfida per il titolo, la locale Amelia Urban sostenuta dal pubblico di casa, Niente da fare, l’azzurra si è imposta chiaramente. Stoppata all’esordio la siciliana Giorgia La Rosa, bene impostata ma priva di consistenza, di fronte alla kazaka Lashyn Dauletzan, vincitrice nei 50, battendo la polacca Alicia Michalak in finale. Per vincere l’oro nei 52, la lombarda Serena Scalco ha disputato tre incontri con altrettanti successi su rivali polacche. La più impegnativa è stata Natasza Kosiek, titolare in carica, anche se l’azzurra aveva vinto meglio del 3-2. Milena Wesolowska in semifinale e Nadia Kosciololek in finale dovevano accettare la netta superiorità dell’italiana che migliora costantemente. E dava all’Italia il terzo successo. Nelle 54 erano iscritte ben 12 atlete e Kesia Reale, orgoglio della De Novellis di Napoli, ha disputato e vinto quattro incontri per aggiudicarsi il podio più alto. Impresa non facile, quindi importante. Dopo il primo successo sulla ceca Sabina Vochova, per accedere in finale superava due kazake: Adelaida Sadvassova e Gulbanu Bekmurat con prestazioni da applausi. In finale trovava la beniamina di casa Aleksandra Migaczew, che si era imposta su Arina Orazymbet, la terza kazaka presente. Kesia nella sfida per l’oro, è stata implacabile, anticipando e muovendosi lateralmente con grande tempismo. Vittoria netta (4-1) con un giudice di casa che per amor di patria aveva s-visto l’italiana inferiore. La musica non cambiava neppure nei 57, dove erano iscritte due azzurre: Mira Amadori e Amelia Zamana che si sono giocate la posta più alta in finale. La lombarda Amadori, allenata dal papà, molto determinata, ha costretto alla resa nella seconda ripresa la polacca Nina Ormaniec e la tedesca Meriem Durmaz, mentre la ligure Zamana vinceva nettamente sulla Roksana Szczepanak, ennesima polacca e giungeva in finale come la Amadori. Nella sfida tutta italiana, condotta a ritmi alti, prevaleva la maggiore consistenza e precisione della milanese che sta   ritrovando la migliore condizione, senza sottovalutare la rivale che non ha affatto sfigurato. La grossetana Rachele Perna era partita a mille, battendo prima la tedesca Alissa Albrecht e poi la locale Sandra Sowa arresasi nel primo round, dove ha subito la pesantezza dei pugni di Rachele. In finale ha trovato la Karolina Kollarova, non solo la migliore della squadra slovacca, ma tra le prime nel ranking giovanile europeo nei 60. Battuta ma non senza aver lottato fino in fondo. Nei 63, Giada Lopez allieva del gym Tana del Drago di Alessandria, sta facendo utile esperienza, come è stato anche in Polonia. Prima di cedere in finale alla polacca Antonina Binieka, l’elemento migliore della squadra, aveva superato Wiktoria Bajur e la quotata tedesca Leni-Mai Kannewurf, dopo tre round di fuoco. In finale ha sicuramente risentito dello sforzo precedente. La decima azzurra sul ring, la siciliana allieva della Dugo Boxe, Gaia Caldarella nei 66, prosegue nei risultati positivi, vincendo anche in Polonia, mettendo a bersaglio due nette vittoria. Ha battuto 5-0 la polacca Nikola Dańkowska e in finale con lo stesso punteggio la krukka Sofia Waschenko, portando all’Italia la quinta medaglia d’oro. Per completezza d’informazione nelle altre categorie, assenti le italiane si sono avuti questi risultati. 70: Magdalena Lewkowicz (Pol) b. Amelia Nowak (Pol) rcs 3; 75: Kamila Ospanova (Kaz) b. Hannan Salmi (Cze) Rsc 2; 80: Mellana Nelk (Est) b. Julia Kurowska (Pol) 4:1; +80: Krisztina Bodnar (Ung) b. Mara Eichhorn (Ger) 5-0. Un test importante e positivo in proiezione agli europei di Kienbaum in Germania, fissai dall’8 al 18 dicembre prossimi. Ottima esperienza anche per i due tecnici che hanno accompagnato la squadra: Giulio Monselesan, apprezzato maestro da anni sulla breccia e la grossetana Emanuela Pantani, che a sua volta ha un passato sul ring niente male. Campionessa italiana nel 2005 a S. Nicola La Strada nei 57 kg. Con la maglia azzurra vince il Torneo Italia a Cascia. Perde ai punti dall’irlandese Katie Taylor. Nella sfida Italia-Scandinavia batte la quotata finlandese Eva Washistrom. Professionista dal 2006 al 2009, disputando 10 incontri tutti vinti, quasi sempre nella sua Grosseto, dove ha un numeroso seguito. Conquista la cintura EBU.  Nel dicembre 2008 batte l’argentina Betina Gabriela Garino per il WBA nei pesi gallo. Oltre a tecnico nel Fight Gym di Grosseto, in estate svolge il ruolo di assistente bagnante. Recentemente protagonista di un episodio riportato con rilievo dai media. Sfidando le onde ha salvato un sedicenne che stava per annegare. Il debutto nel ruolo di accompagnatrice dell’Italia U17, non poteva essere dei migliori.                                                                                                                                                            Sul fronte maschile l’apprezzato maestro Franco Federici, responsabile tecnico federale, accompagnato dai colleghi Nazzareno Mattei e Massimiliano Alota, ha guidato gli U19 per un Training Camp a Budapest in Ungheria dal 17 al 28 settembre. Ultimo step, prima degli europei di categoria che si disputeranno ad Ostrava nella Repubblica Ceca, dal 30 settembre al 9 ottobreLa squadra è composta da Tommaso Orlando (50); Sasha Mencaroni (55); Mattia Turrin (60); Alessandro Bramerini (65); Matteo De Micco (70); Tiberio Nocadello (75); Gabriel Morale (80) e Aharon Corona (90).  Prima della partenza ho chiesto a Franco Federici, una valutazione degli atleti che prenderanno parte agli europei. “Mediamente di buon livello, anche se alcuni come Orlando, Mencaroni, Turrin, De Micco e Nocadello hanno una maggiore esperienza, quindi più possibilità di far bella figura. Tutti comunque sono motivati e venderanno cara la pelle. Il torneo equivalente agli youth del passato, con un anno in più e questo rende ancor più difficile la situazione, potendo noi disporre di un numero limitato di atleti per questa competizione, dove si presentano nazioni, in particolare dell’Est Europa, con atleti che sembrano trentenni. Inoltre l’altro limite pesante è la scarsa attività, per cui ci confrontiamo con atleti che superano i cento incontri, quando i nostri raggiungono a fatica i quaranta-cinquanta. Un handicap che paghi duramente. In Ungheria penso che troveremo altre nazionali e questo ci aiuterà a capire gli avversari che troveremo a Ostrava. Al termine di questi allenamenti ci trasferiremo direttamente nella sede degli europei, con la speranza di non tornare a mani vuote. Anche se un podio sarebbe già una bella impresa. La concorrenza è altissima, ormai la World Boxing ha raccolto tutte le nazioni, per cui siamo tornati come in passato. Addirittura ancora più difficile perché nazioni un tempo inesistenti a livello di vertice, hanno investito sul pugilato e adesso fanno parte del numeroso gruppo che arrivano per vincere e non essere comprimarie. Ad ogni modo ogni azzurro salirà sul ring per dare il massimo. C’è poi anche l’incognita del sorteggio, se favorevole puoi centrare l’obiettivo, se contrario esci subito battuto dal futuro campione. Purtroppo l’Italia su questo versante non è mai stata troppo fortunata. Speriamo che cambi il vento e si orienti a nostro favore. Sarebbe importante”.                                                                                                                                                                                           Sul fronte femminile U19, il responsabile tecnico Giulio Coletta, col supporto dei colleghi Daniela Valeri e Simone Fiori, ha convocato a Ostia (Pala Fijlkam) dal 21 al 28 settembre otto atlete che formeranno la compagine azzurra scelta per gli europei di categoria, sempre ad Ostrava. Queste le atlete. 48: Amina Sula; 51: Giovanna Maria Librato; 54 Estella Filardi; 57: Martina Di Felice; 60: Ginevra Muzzi; 65: Stella Tosadori; 70: Sara Scorrano; 75: Miriam Di Savino.                                                                                                                                                           Dette informazioni dovrebbero far parte dei compiti federali, che da sempre li ignora. Non un bell’esempio, che la federazione sta pagando anno dopo anno. La totale mancata divulgazione delle manifestazioni giovanili, ha fatto diminuire costantemente le iscrizioni all’attività delle categorie ex schoolboy e girl, oggi U15. Lo dimostra la convocazione per gli europei di categoria fissati a Budva in Montenegro dal 16 al 25 ottobre.  Nessuna delle due squadre è riuscita a completare i quadri.  Un segnale allarmante. Ma per la FPI va tutto bene. Anzi benissimo!                                                                                                                                             Giuliano Orlando

Written By
Redazione

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *