x
Pugilato Estero

IBA vs World Boxing: 8 Milioni di Dollari

IBA vs World Boxing: 8 Milioni di Dollari
  • PublishedOttobre 2, 2025

Il pugilato amatoriale è entrato in una fase di guerra fredda – e l’International Boxing Association (IBA) ha appena lanciato un missile d’oro. In vista del suo Campionato Mondiale Elite Maschile a Dubai, in programma dal 2 al 13 dicembre, l’IBA ha annunciato un montepremi da 8 milioni di dollari, il più alto nella storia del pugilato amatoriale. L’obiettivo? Mandare un messaggio chiaro al nuovo ente riconosciuto dal CIO, World Boxing, e tentare di riportare sotto la propria ala i migliori talenti del circuito amatoriale.

L’evento, ribattezzato “Festival of Boxing”, si terrà allo Stadio Nazionale del Tennis di Dubai e promette di trasformare la città negli Emirati Arabi Uniti nella “capitale mondiale del pugilato” per due settimane. Ma dietro i fuochi d’artificio finanziari si nasconde una battaglia esistenziale per il futuro dello sport olimpico.


Premi da Record: Più di un Semplice Incentivo

I numeri parlano da soli:

  • 300.000 dollari per ogni medaglia d’oro
  • 150.000 dollari per l’argento
  • 75.000 dollari per il bronzo
  • Persino il quinto posto garantirà 10.000 dollari

Ma la vera innovazione sta nella distribuzione del denaro: il 50% andrà al pugile, il 25% al suo allenatore e il restante 25% alla federazione nazionale di appartenenza. Una mossa strategica per rafforzare non solo gli atleti, ma l’intero ecosistema del pugilato amatoriale – dai tecnici alle strutture nazionali spesso sottofinanziate.

“Questo Campionato Mondiale non riguarda solo record e soldi – riguarda dare a ogni pugile, ogni allenatore e ogni federazione il rispetto e la ricompensa che meritano,” ha dichiarato Umar Kremlev, presidente dell’IBA.


Lo Scontro con il CIO e la Nascita di World Boxing

Tuttavia, il contesto è tutt’altro che semplice. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha da tempo messo sotto pressione l’IBA, chiedendo riforme strutturali per garantire trasparenza, equità e integrità – soprattutto in aree critiche come giudici, arbitri e gestione finanziaria. Di fronte al rifiuto dell’IBA di adeguarsi, oltre 125 federazioni nazionali hanno abbandonato l’organismo storico per fondare World Boxing, un nuovo ente concepito proprio per soddisfare i requisiti del CIO.

Il mese scorso, World Boxing ha tenuto con successo il suo primo Campionato Mondiale a Liverpool, segnando un punto importante nella corsa al riconoscimento olimpico per i Giochi di Los Angeles 2028.

L’IBA, pur sostenendo di rappresentare ancora 190 federazioni, si trova oggi in una posizione sempre più isolata. Il pugilato amatoriale è più frammentato che mai, con due sistemi paralleli che competono per atleti, legittimità e futuro olimpico.


Dubai come Ultima Speranza?

Con il montepremi record, l’IBA punta a riallineare gli interessi degli atleti al proprio progetto. Molti giovani pugili, soprattutto provenienti da Paesi con poche risorse, potrebbero essere tentati dall’opportunità di guadagnare somme mai viste nel circuito amatoriale – soldi che potrebbero cambiare la loro vita e quella delle loro famiglie.

Ma c’è un dilemma: vale la pena rinunciare ai sogni olimpici per un assegno?

Se il CIO dovesse escludere definitivamente l’IBA dai Giochi Olimpici – come sembra sempre più probabile – i pugili che scelgono Dubai rischiano di chiudersi la porta verso Los Angeles 2028, a meno che non passino in extremis a World Boxing.

Chris Roberts OBE, Segretario Generale dell’IBA, ha descritto l’evento di Dubai come “una celebrazione del pugilato in tutte le sue forme”. Ma per molti osservatori, questa “celebrazione” assomiglia più a un disperato tentativo di sopravvivenza.


Denaro vs. Legittimità: Chi Vincerà?

La vera domanda non è quanto l’IBA stia spendendo, ma chi si presenterà a Dubai. Se i migliori talenti del circuito amatoriale – quelli con ambizioni olimpiche – sceglieranno di partecipare al Campionato Mondiale di World Boxing invece che a quello di Dubai, allora il messaggio sarà chiaro: la legittimità sportiva vale più del denaro.

Al contrario, se Dubai si riempirà di stelle emergenti, l’IBA avrà dimostrato che il potere economico può ancora influenzare il destino dello sport – anche a costo di dividerlo ulteriormente.


Il Futuro del Pugilato Amatoriale in Bilico

Questa non è solo una competizione tra due enti. È uno scontro tra due visioni del pugilato:

  • Da un lato, un modello tradizionale, centralizzato, accusato di opacità ma capace di generare ricchezza immediata;
  • Dall’altro, un progetto riformista, trasparente, orientato al futuro olimpico ma ancora in fase di costruzione.

Il mese di dicembre sarà decisivo. Mentre Dubai si prepara a diventare il palcoscenico di un “Festival of Boxing”, il mondo del pugilato osserva in silenzio, chiedendosi se 8 milioni di dollari saranno abbastanza per riscrivere la storia – o se il vero futuro dello sport si stia già costruendo altrove.

Written By
Redazione

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *