Hearn boccia la Zuffa Boxing: “Una cintura senza storia”
Eddie Hearn non ha peli sulla lingua quando si tratta della nuova lega Zuffa Boxing di Dana White, finanziata dall’Arabia Saudita. Il promoter britannico è convinto che il pubblico non sarà interessato a seguire i combattimenti tra pugili di medio-basso livello che popoleranno questa competizione.
Il progetto di Dana White
L’idea di White è quella di ingaggiare giovani promesse e metterle di fronte a sfide equilibrate (50-50), con l’obiettivo di trasformarle in stelle mentre competono per le cinture Zuffa e Ring. Il concept ricorda la Contender Series che Dana ha realizzato con successo nel mondo delle MMA.
La nuova lega sarà trasmessa su Paramount con 12 eventi all’anno, alcuni dei quali anche su CBS. Ma secondo Hearn, questo modello non funzionerà nella boxe.
Le critiche di Eddie Hearn
“La cintura Zuffa, per me, è una cintura che non interessa assolutamente a nessun pugile,” ha dichiarato Hearn a The Stomping Ground. “L’eredità e la storia vengono dalle organizzazioni tradizionali – IBF, WBA, WBC e WBO. I pugili vogliono vincere quelle cinture storiche.”
Il promoter di Matchroom sottolinea un problema fondamentale: i grandi nomi della boxe non vorranno combattere per questa lega a meno che White non li paghi cifre astronomiche. E Hearn dubita fortemente che questo accadrà.
Anche se riuscisse ad attrarre qualche grande talento, il pubblico non sarà entusiasta di vederli demolire i pugili meno esperti che formeranno la base della lega Zuffa.
Una cintura “Topolino”
“Non credo che valga un fico secco nella boxe,” ha proseguito Hearn. “Penso che svaluti ciò che stai cercando di fare perché stai creando una cintura completissimamente nuova dal nulla, senza eredità, senza storia e senza standing nel settore.”
White sostiene che col tempo questa cintura diventerà prestigiosa come quella del WBC, ma Hearn è categoricamente in disaccordo.
Il problema della qualità
A differenza delle MMA, nella boxe i fan vogliono vedere combattenti d’élite e sanno riconoscere facilmente quando un pugile è di livello marginale. Un esempio recente è stato l’undercard dell’evento Canelo Alvarez vs. Terence Crawford, dove solo il match Christian Mbilli vs. Lester Martinez ha mostrato vero talento – e questi non sono il tipo di pugili che faranno parte della Zuffa.
Mentre la lega avrà una grande esposizione mediatica su Paramount e CBS, con enormi investimenti pubblicitari sauditi, trasformare questi combattenti in stelle sarà estremamente difficile, se non impossibile.
La concorrenza è agguerrita
Hearn sottolinea che sarà durissimo per la nuova lega avere successo mentre altri promoter organizzano card eccellenti con talenti superiori su piattaforme come DAZN e Amazon. I fan vedranno i pugili della Zuffa Boxing League come talenti di serie B e li ignoreranno.
Pugili affermati come Shakur Stevenson, Teofimo Lopez e Jaron “Boots” Ennis non rinuncerebbero mai a combattere per le cinture tradizionali per una Zuffa belt, a meno che White non li paghi cifre esorbitanti – cosa che secondo Hearn “non accadrà mai.”
Una scommessa a lungo termine?
Il successo della lega potrebbe dipendere dalla disponibilità dei sauditi a finanziarla per 10-20 anni, il tempo necessario perché possa affermarsi. Ma molti osservatori vedono questo progetto come destinato al fallimento sin dall’inizio.
Con i soldi dell’Arabia Saudita, non c’è bisogno di creare una nuova lega per organizzare grandi incontri – si può lavorare benissimo all’interno del sistema attuale. Una nuova lega di boxe sembra un’idea disperata e poco ponderata. Sorprendentemente, i sauditi stanno comunque supportando questo progetto.
Alla fine, potrebbero rendersi conto che si tratta di uno spreco di denaro e abbandonare l’impresa. Solo il tempo dirà se Dana White riuscirà a replicare nella boxe il successo ottenuto nelle MMA, o se Eddie Hearn aveva ragione sin dall’inizio.
