Canelo Alvarez: Quale Futuro Dopo la Sconfitta con Crawford?
La Storica Vittoria di Terence Crawford
Il mondo della boxe è ancora sotto shock dopo quanto accaduto il 13 settembre 2025 all’Allegiant Stadium. Saul “Canelo” Alvarez (63-3-2, 39 KOs), uno dei pugili più dominanti della sua generazione, ha perso tutti i suoi titoli dei pesi supermedi in un combattimento che ha lasciato pochi dubbi sul vincitore. L’artefice di questa impresa storica è stato Terence “Bud” Crawford (42-0-0, 31 KOs), che ha compiuto una delle scalate di categoria più impressionanti nella storia recente della boxe, saltando praticamente tre divisioni di peso per conquistare la gloria.
La sconfitta è stata particolarmente significativa per Canelo, non solo per la perdita dei titoli, ma per la modalità con cui è avvenuta. Crawford ha dominato l’incontro dal primo all’ultimo round, dimostrando una superiorità tecnica e tattica che ha lasciato il campione messicano senza risposte efficaci. Ciò che rende questa vittoria ancora più straordinaria è che Crawford ha raggiunto questo risultato muovendosi in una categoria di peso considerata ideale per Canelo, dove il messicano aveva costruito il suo dominio negli ultimi anni.
L’Atteggiamento di Canelo: Onore nella Sconfitta
Una delle caratteristiche che hanno sempre contraddistinto Canelo Alvarez è la sua classe, sia nella vittoria che nella sconfitta. Anche in questa occasione, il pugile di Guadalajara ha dimostrato grande sportività, non cercando scuse o alibi per giustificare la sua performance. Questo atteggiamento ha guadagnato ulteriore rispetto da parte degli appassionati e degli addetti ai lavori, confermando la sua statura non solo come atleta ma anche come persona.
Sebbene ci siano stati alcuni sussurri riguardo a un possibile rematch, al momento non ci sono annunci ufficiali. La decisione finale spetterà principalmente a Canelo stesso: dovrà valutare se ha ancora la motivazione necessaria per affrontare nuovamente Crawford, sapendo che un secondo incontro non genererebbe lo stesso livello di interesse e curiosità del primo.
Le Domande Prima del Combattimento
Quando il match fu annunciato, l’intera comunità pugilistica si pose numerose domande fondamentali. La prima e più importante riguardava la capacità di Crawford di gestire il peso: sarebbe stato in grado di salire di categoria mantenendo la sua velocità, la sua mobilità e la sua efficacia? E soprattutto, avrebbe avuto abbastanza potenza per tenere a bada Canelo, noto per la sua capacità di assorbire colpi e per il suo mento di granito?
Dall’altra parte, c’erano dubbi sulla condizione fisica di entrambi i pugili. Canelo aveva mostrato segni di declino nella sua precedente performance contro Edgar Berlanga, mentre Crawford aveva già compiuto 38 anni. Entrambi erano stati protagonisti di prestazioni meno convincenti del solito nei loro ultimi incontri, il che rendeva difficile prevedere quale versione di ciascun pugile si sarebbe presentata sul ring quella notte di settembre.
Molti analisti inizialmente puntavano su Canelo, ritenendo che la differenza di peso e la maggiore potenza avrebbero fatto la differenza. Tuttavia, man mano che la data del combattimento si avvicinava, sempre più esperti cominciarono a propendere per Crawford, riconoscendo la sua superiore intelligenza pugilistica e la sua capacità di adattamento tattico.
Un Dominio Tecnico Incontestabile
La notte del combattimento, tutte le domande trovarono risposta. Crawford si presentò in condizioni fisiche eccezionali, avendo gestito l’aumento di peso in modo perfetto. Il suo corpo appariva naturale nei pesi supermedi, senza quella gonfiezza o rigidità che spesso caratterizza i pugili che salgono di categoria. Ma la vera rivelazione fu la sua performance tecnica.
Crawford mise in mostra un clinic di boxe scientifica. La sua gestione della distanza fu magistrale: utilizzò i suoi piedi in modo intelligente per rimanere sempre nel range ottimale, abbastanza vicino per colpire ma abbastanza lontano per evitare i colpi di potenza di Canelo. Il suo jab sinistro (da southpaw) fu l’arma fondamentale, usata non solo per segnare punti ma soprattutto per controllare lo spazio e impedire a Canelo di impostare le sue combinazioni.
Ogni volta che Canelo cercava di entrare per piazzare i suoi colpi caratteristici, Crawford lo anticipava con controgolpi precisi o si spostava lateralmente, facendolo colpire a vuoto. La frustrazione sul volto del messicano cresceva round dopo round, mentre Crawford appariva sempre più sicuro e dominante.
Gli Errori Tattici di Canelo
Uno degli aspetti più sorprendenti del combattimento fu la quasi totale assenza del jab di Canelo. Questo è stato uno degli errori tattici più evidenti della sua strategia. Senza un jab efficace, Canelo si è ritrovato impossibilitato a competere nella battaglia per il controllo della distanza, cedendo completamente l’iniziativa a Crawford.
Molti hanno sottolineato come Canelo sembrasse più vecchio e meno efficace nel suo precedente incontro contro Edgar Berlanga Scull, ma contro Crawford dimostrò che la sua condizione fisica non era il problema principale. Le sue mani erano veloci, la sua potenza era intatta, e riusciva ancora a ruotare efficacemente il busto per generare forza nei suoi colpi. Il problema era che Crawford si dimostrava un bersaglio impossibile da colpire pulito.
La mancanza di movimento laterale da parte di Canelo fu un altro elemento critico. Contro un southpaw come Crawford, che assumeva stance larghe con il busto arretrato, sarebbe stato fondamentale lavorare sugli angoli. Invece, Canelo continuò a pressare in avanti in modo prevedibile, facilitando il lavoro di Crawford che poteva anticipare i suoi movimenti e colpirlo con shot fuori tempo.
Il Cuore di un Campione
Nonostante fosse chiaramente superato tecnicamente, Canelo dimostrò ancora una volta il suo cuore da guerriero. Continuò a pressare e a cercare il colpo risolutivo fino agli ultimi secondi dell’incontro. In diversi momenti del match, soprattutto nei round finali, cercò di forzare lo scambio ravvicinato, ma ogni volta Crawford rispondeva con combinazioni fulminee che lo respingevano indietro.
La determinazione di Canelo nel continuare ad attaccare, nonostante fosse evidente che stava perdendo chiaramente ai punti, testimonia la sua mentalità da campione. Tuttavia, alla fine della notte, dovette accettare la realtà: era stato battuto nettamente da un pugile superiore quella sera.
L’Infortunio al Gomito: Conseguenza o Alibi?
Nelle settimane successive al combattimento, è emersa la notizia che Canelo si sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico al gomito. Questo dettaglio ha sollevato alcune domande sulla sua condizione fisica durante il match. Tuttavia, la maggior parte degli osservatori concorda sul fatto che l’infortunio sia stato probabilmente una conseguenza del combattimento stesso, causato dall’eccessiva estensione nel tentativo di raggiungere Crawford con i suoi colpi.
Significativamente, non ci sono state speculazioni o suggerimenti da parte del team di Canelo che l’infortunio fosse preesistente. Questo è coerente con l’atteggiamento di Canelo nel non cercare scuse per la sconfitta. L’intervento chirurgico sembra essere una necessità medica derivante dall’usura del combattimento, non un alibi per giustificare la performance.
Le Opzioni per il Futuro di Crawford
Per Terence Crawford, il mondo è letteralmente ai suoi piedi dopo questa vittoria storica. A 38 anni ha dimostrato di essere ancora nel pieno delle sue capacità, e le possibilità per il futuro sono molteplici e tutte estremamente lucrative.
La prima opzione sarebbe quella di tornare a 160 libbre (pesi medi) o addirittura a 154 libbre (pesi welter junior) per cercare di diventare indiscusso anche in quelle categorie. Con fighter come Janibek Alimkhanuly a 160 e altri contendenti interessanti a 154, Crawford potrebbe aggiungere altri titoli alla sua già leggendaria collezione.
Un’altra possibilità affascinante sarebbe quella di rimanere nei pesi supermedi e difendere i titoli appena conquistati, magari contro avversari come David Benavidez o David Morrell Jr., entrambi contendenti di alto livello nella divisione.
Infine, c’è sempre la possibilità di un rematch con Canelo, che sarebbe certamente un evento redditizio dal punto di vista economico, anche se forse meno intrigante dal punto di vista sportivo dopo il dominio mostrato nel primo incontro.
Il bivio di Canelo: Ritirarsi o Rialzarsi?
Per Canelo Alvarez, la situazione è più complessa. A 35 anni, con una carriera già leggendaria alle spalle, deve decidere se ha ancora la fame e la motivazione necessarie per continuare a competere ai massimi livelli. Le opzioni sono essenzialmente tre:
1. Il Ritiro Onorevole: Con una carriera che include titoli in quattro categorie di peso diverse e vittorie su alcuni dei migliori pugili della sua epoca, Canelo potrebbe ritirarsi a testa alta. Ha guadagnato fortune considerevoli e ha poco da dimostrare. La chirurgia al gomito potrebbe offrire un’uscita naturale e dignitosa dal ring.
2. Money Fights: Se decide di continuare, Canelo rimane uno dei nomi più commercialmente attraenti nella boxe. Potrebbe scegliere avversari meno pericolosi ma comunque interessanti per il pubblico, garantendosi borse milionarie senza rischiare ulteriori sconfitte che potrebbero danneggiare la sua legacy.
3. Il Rematch con Crawford: L’opzione più rischiosa ma anche più nobile sarebbe quella di cercare la rivincita contro Crawford. Questa scelta dimostrerebbe che Canelo è ancora un vero fighter, non disposto ad accettare la sconfitta come parola finale.
La Prospettiva del Rematch Secondo Brian McIntyre
Brian “Bo-Mac” McIntyre, il rispettato allenatore di Crawford, ha espresso scetticismo sulla possibilità che Canelo desideri realmente un rematch. La sua valutazione si basa sulla natura unilaterale del primo combattimento: quando un pugile viene dominato così chiaramente, è raro che abbia il desiderio psicologico di rivivere quell’esperienza.
Questa è una lettura ragionevole della situazione, ma non necessariamente definitiva. La storia della boxe è piena di esempi di pugili che hanno cercato e ottenuto rivincite dopo sconfitte nette, a volte con risultati sorprendenti.
Le Lezioni dalla Storia: Canelo sa Imparare
Ciò che rende intrigante la prospettiva di un rematch è che Canelo ha dimostrato nel corso della sua carriera di essere un pugile capace di evolvere e imparare dalle sconfitte. La sua capacità di adattamento tattico è uno dei suoi punti di forza spesso sottovalutati.
La Lezione di Mayweather: Dopo la sconfitta netta contro Floyd Mayweather Jr. nel 2013, molti pensavano che Canelo fosse stato esposto come un pugile sopravvalutato. Invece, quel combattimento si rivelò essere una scuola di boxe per il giovane messicano. Nei anni successivi, sviluppò un approccio molto più cerebrale e paziente, imparando a gestire meglio le distanze e a non sprecare energia in attacchi inutili.
Il Dubbio Golovkin: Nel primo combattimento contro Gennady Golovkin, che terminò con un controverso pareggio (che molti esperti ritenevano dovesse essere una vittoria per GGG), Canelo mostrò vulnerabilità nel gestire la pressione costante e i colpi al corpo del kazako. Nel rematch, tuttavia, arrivò con una strategia raffinata, usando più movimento e contrattacchi precisi per guadagnarsi una vittoria ai punti altrettanto controversa ma più convincente.
L’Anomalia Bivol: La sconfitta contro Dmitry Bivol a 175 libbre fu diversa. In quel caso, Canelo aveva semplicemente alzato troppo l’asticella, cercando di competere in una categoria dove la sua struttura fisica era naturalmente svantaggiata. La lezione principale fu che certi limiti anatomici non possono essere superati solo con la tecnica e la determinazione.
Come Canelo Potrebbe Adattarsi per un Rematch
Se Canelo decidesse di accettare un secondo confronto con Crawford, ci sarebbero diverse aree chiave su cui lui e il suo team dovrebbero lavorare:
Il Jab Come Fondamento: Questo è l’aspetto più ovvio e critico. Senza un jab efficace, Canelo non può sperare di competere con Crawford nel controllo della distanza. Dovrebbe sviluppare un jab doppio o triplo per disturbare il ritmo di Crawford e creare aperture per i suoi colpi di potenza.
Movimento Laterale: Contro uno stance southpaw come quella di Crawford, il movimento laterale è fondamentale. Canelo dovrebbe lavorare sul girare attorno a Crawford verso il suo lato destro, creando angoli che rendono più difficile per Crawford utilizzare il suo jab sinistro come barriera.
Variazione di Ritmo: Crawford ha dimostrato di anticipare perfettamente il tempo degli attacchi di Canelo. Un approccio che incorpori pause improvvise, finte elaborate e cambi di velocità potrebbe renderlo meno prevedibile.
Lavoro al Corpo: Sebbene Canelo abbia tentato alcuni colpi al corpo, non ha fatto di questa una strategia centrale. Un attacco sistematico al corpo potrebbe rallentare il movimento di Crawford e aprire opportunità per colpi alla testa nei round successivi.
Condizionamento Mentale: Forse l’aspetto più importante. Canelo dovrebbe entrare nel ring con un piano chiaro ma anche con la flessibilità mentale per adattarsi se le cose non vanno come previsto, evitando la frustrazione che era evidente nel primo match.
Le Contromisure di Crawford
Naturalmente, Crawford e il suo team non resterebbero fermi. Anche Crawford si adatterebbe, studiando quali modifiche Canelo potrebbe apportare e preparando risposte appropriate. Questa è la natura della boxe ad alto livello: è una scacchiera dove entrambi i pugili cercano costantemente di stare un passo avanti all’avversario.
Tuttavia, il vantaggio psicologico sarebbe fortemente dalla parte di Crawford. Avendo già risolto il “puzzle Canelo” una volta, entrerebbe nel ring con la sicurezza di sapere che il suo approccio funziona. Canelo, d’altra parte, dovrebbe affrontare non solo le sfide tecniche ma anche il dubbio mentale di chiedersi se le sue modifiche saranno sufficienti.
L’Ingiustizia della Narrativa Revisionista
Un aspetto preoccupante emerso dopo la sconfitta di Canelo è la tendenza di alcuni fan occasionali a sminuire retroattivamente l’intera carriera del pugile messicano. Commenti come “Canelo non è mai stato così forte” o “è sempre stato sopravvalutato” sono emersi sui social media e in alcune discussioni online.
Questa narrativa è profondamente ingiusta e dimostra una mancanza di comprensione della storia della boxe. Due delle tre sconfitte di Canelo sono arrivate contro quella che molti considerano pugili generazionali: Floyd Mayweather Jr., probabilmente il più grande difensore della sua epoca, e ora Terence Crawford, ampiamente riconosciuto come uno dei pugili tecnicamente più dotati mai visti.
Perdere contro avversari di questo calibro non diminuisce le conquiste di Canelo. Al contrario, sottolinea la qualità degli avversari che ha avuto il coraggio di affrontare. Molti campioni costruiscono record imbattuti evitando accuratamente i pugili più pericolosi; Canelo ha invece cercato attivamente le sfide più difficili, anche quando questo significava rischiare la sconfitta.
La Grandezza Reciproca di Canelo e Crawford
È importante ricordare che sminuire Canelo danneggia anche la legacy di Crawford. Se Canelo non fosse mai stato un grande pugile, cosa direbbe la vittoria su di lui della grandezza di Crawford? Al contrario, riconoscere che Canelo è stato un campione eccezionale – con vittorie su pugili del calibro di Miguel Cotto, Gennady Golovkin (due volte), Sergey Kovalev, Callum Smith e altri – rende la vittoria di Crawford ancora più impressionante.
Crawford ha battuto non un pugile mediocre o in declino, ma un campione in più categorie di peso, ancora nella sua prima metà dei trent’anni, che aveva dominato la divisione dei pesi supermedi. Questa prospettiva rende la vittoria di Crawford una delle più significative degli ultimi decenni.
La Domanda Impossibile: Può Canelo Vincere un Rematch?
Se dovesse esserci un rematch, quale sarebbe la probabilità che Canelo possa ribaltare il risultato? Secondo questo autore, l’unico modo per Canelo di riconquistare completamente il suo status e la sua legacy sarebbe attraverso una vittoria per knockout contro Crawford – uno scenario ancora più difficile da immaginare di un pugile che salta tre categorie di peso per battere il campione indiscusso al suo primo tentativo.
Un miglioramento nella performance, rendendo il combattimento più competitivo e magari vincendo alcuni round in modo convincente, sarebbe comunque un risultato positivo per Canelo. Dimostrerebbe la sua capacità di adattamento e la sua determinazione, anche se non sufficiente per una vittoria. Potrebbe riconquistare parte del rispetto perso agli occhi dei fan più occasionali che tendono a giudicare i pugili solo in base all’ultimo risultato.
Tuttavia, la realtà è che Crawford pone problemi stilistici quasi insormontabili per Canelo. La combinazione di intelligenza pugilistica superiore, mobilità eccezionale, precisione chirurgica e capacità di adattamento in tempo reale rende Crawford un avversario estremamente difficile per chiunque, figuriamoci per un pugile che ha sempre avuto difficoltà con i boxer mobili che gestiscono bene le distanze.
Il Contesto Più Ampio: Un’Epoca di Transizione
Questo momento nella carriera di Canelo rappresenta anche un punto di transizione più ampio nella boxe. Per anni, Canelo è stato il volto più riconoscibile dello sport, l’attrazione principale che garantiva le borse più alte e l’attenzione mediatica più intensa. La sua sconfitta contro Crawford potrebbe segnalare un passaggio di testimone a una nuova generazione o, nel caso specifico di Crawford, a un contemporaneo che non aveva ancora ricevuto il riconoscimento completo che meritava.
La boxe ha sempre prosperato quando ha avuto rivalità chiare e narrazioni avvincenti. Il rapporto tra Canelo e Crawford – sia che si concluda con un solo incontro o si estenda a una trilogia – offre esattamente questo tipo di narrativa. È la storia del campione affermato sfidato dal maestro tecnico, del potere contro l’abilità, della giovinezza (relativa) contro l’esperienza e l’intelligenza.
Conclusione: Una Carriera da Celebrare, Indipendentemente da Cosa Verrà
Qualunque sia la decisione di Canelo – che scelga di ritirarsi, di cercare il rematch o di prendere un’altra direzione – la sua carriera merita celebrazione. Ha intrattenuto milioni di fan in tutto il mondo, ha portato orgoglio al Messico, e ha affrontato chiunque gli si sia messo davanti senza eccezioni.
La sconfitta contro Crawford non cancella il fatto che Canelo è stato uno dei pugili più dominanti della sua generazione. Ha vinto titoli in quattro categorie di peso, ha unificato divisioni, e ha battuto pugili che erano considerati imbattibili. La sua eredità nella boxe è sicura, indipendentemente da ciò che accadrà nei suoi prossimi passi.
Per i fan della boxe, la speranza è che Canelo non abbia ancora finito di scrivere la sua storia. Un rematch con Crawford, anche se parte perdente sulla carta, offrirebbe un’altra opportunità per testimoniare due dei migliori pugili della loro generazione sfidarsi al massimo livello. E nella boxe, come nella vita, è spesso il viaggio e non solo la destinazione a definire la grandezza di un atleta.
La domanda “Where does Canelo go from here?” (Dove va Canelo da qui?) rimane aperta. Ma una cosa è certa: ovunque decida di andare, lo farà con la stessa dignità e professionalità che ha caratterizzato l’intera sua carriera. E questo, in sé, è il segno di un vero campione.