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Pugilato Estero

Benavidez: Usyk Meglio di Crawford, Inoue Manca Firma

Benavidez: Usyk Meglio di Crawford, Inoue Manca Firma
  • PublishedNovembre 6, 2025

Terence Crawford ha costruito il caso più convincente della sua carriera per essere riconosciuto come il pugile numero uno pound-for-pound al mondo sconfiggendo Canelo Alvarez. Ma un ex campione dei pesi supermedi la pensa diversamente e ha le idee molto chiare su chi meriti davvero la corona.

Crawford ha fatto la storia battendo l’ex re dei supermedi, conquistando tutte e quattro le cinture mondiali e registrando il suo terzo trionfo da campione indiscusso. Un’impresa titanica che in pochi credevano possibile, considerando il salto di tre categorie di peso e la statura leggendaria dell’avversario.

Il Dibattito Pound-for-Pound: Tre Giganti si Contendono il Trono

Tra Crawford e i suoi colleghi campioni indiscussi Oleksandr Usyk (pesi massimi) e Naoya Inoue (pesi supergallo), si può costruire un argomento solido per eleggere ciascuno di loro come numero uno assoluto. Ogni campione porta credenziali impressionanti e vittorie che hanno ridefinito la boxe moderna.

David Benavidez, che ha conquistato il titolo mondiale dei supermedi otto anni fa, si trova ora nei pesi mediomassimi con l’obiettivo di diventare una spina nel fianco dei dominatori della categoria Dmitry Bivol e Artur Beterbiev. Una vittoria contro uno dei due collocherebbe Benavidez, imbattuto con un record di 30-0 (24 KOs), nella top 10 pound-for-pound, ma chi ha il 28enne messicano-americano come suo personale numero uno?

A poche settimane dalla sua difesa del titolo WBC contro Anthony Yarde, ha condiviso i suoi pensieri in un video pubblicato su FightHype, offrendo un’analisi che ha scatenato dibattiti accesi nella comunità pugilistica mondiale.

Usyk al Primo Posto: “Nessuno Si Avvicina”

“Penso che Usyk sia il numero uno senza alcun dubbio. Non credo che nessuno si avvicini nemmeno lontanamente a Usyk a causa della quantità di grandi incontri che ha affrontato. Anche quando era nei pesi massimi leggeri, stava combattendo contro i migliori pugili e poi è salito nella divisione dei pesi massimi e nessuno gli dava realmente molte possibilità. È andato e li ha eliminati tutti”, ha dichiarato Benavidez con convinzione.

L’argomentazione di Benavidez per Usyk è difficile da contestare. L’ucraino ha dominato completamente la categoria dei cruiserweight, unificando tutte le cinture e vincendo il torneo World Boxing Super Series contro avversari di alto calibro. Ma la vera grandezza di Usyk si è manifestata quando ha deciso di salire nei pesi massimi, una divisione dove molti esperti lo davano per spacciato.

Contro ogni previsione, Usyk ha sconfitto Anthony Joshua due volte, conquistando i titoli WBA, IBF, WBO e IBO. Non contento, ha completato l’opera sconfiggendo Tyson Fury nel maggio 2024, diventando il primo campione indiscusso dei massimi nell’era delle quattro cinture. La rivincita contro Fury, vinta ancora una volta ai punti, ha consolidato il suo status leggendario.

Quello che rende Usyk speciale non è solo la lista delle vittorie, ma il modo in cui le ha ottenute. Con un footwork impeccabile, una boxe tecnica raffinata e un quoziente intellettivo pugilistico fuori dal comune, l’ucraino ha dimostrato che la tecnica e la strategia possono prevalere sulla potenza bruta e sulle dimensioni fisiche anche nella categoria più pesante.

Crawford al Secondo Posto: L’Impresa Contro Canelo

“Al secondo posto Terence Crawford. Ha fatto qualcosa che non pensavo avrebbe fatto: ha battuto Canelo. Sono tre categorie di peso in più. Lo ha fatto sembrare abbastanza facile. Devi riconoscerlo a Crawford”, ha continuato Benavidez, evidenziando il rispetto per l’impresa storica di “Bud”.

La vittoria di Crawford su Canelo Alvarez ha mandato onde d’urto attraverso il mondo della boxe. Salire di tre categorie di peso per sfidare uno dei pugili più dominanti della sua generazione era considerato folle da molti analisti. Canelo, campione dei supermedi con una carriera costellata di vittorie contro leggende, sembrava un ostacolo insormontabile per un welter naturale.

Ma Crawford ha dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei pugili più completi del suo tempo. La sua capacità di adattarsi, passare dall’ortodosso al southpaw, e neutralizzare i punti di forza degli avversari è stata in piena mostra contro il messicano. La vittoria non è stata solo convincente, ma ha anche mostrato livelli di boxe che pochi nella storia hanno raggiunto.

Con questa vittoria, Crawford ha unificato titoli in tre diverse categorie di peso: leggeri, welter e supermedi. Il suo record perfetto di 41-0 (31 KOs) parla di una dominanza rara, con vittorie su nomi come Errol Spence Jr., Shawn Porter, Kell Brook, e ora Canelo Alvarez. La domanda non è più se Crawford sia un grande pugile, ma quanto in alto nella lista dei più grandi di tutti i tempi meriti di essere collocato.

Inoue: Il Talento Immenso che Necessita di Una Firma

Dei tre campioni indiscussi, tuttavia, Benavidez ritiene che Inoue manchi di qualcosa per elevarlo al vertice assoluto.

“Inoue ha bisogno di quella grande vittoria caratteristica. Inoue è sicuramente un grande pugile pound-for-pound. Pugile straordinario, talento incredibile, ma ha ancora bisogno di quella vittoria distintiva che lo metta davvero sulla cima della montagna”, ha spiegato Benavidez, toccando un punto delicato nel curriculum del “Monster” giapponese.

Naoya Inoue è senza dubbio uno dei pugili più spettacolari in attività. Il suo record di 28-0 (25 KOs) include una percentuale di knockout del 89%, rara nelle categorie più leggere dove tradizionalmente il potere di knockout è meno pronunciato. Inoue ha dimostrato di possedere una combinazione letale di velocità, potenza, timing perfetto e precisione chirurgica.

Il giapponese ha unificato i titoli nei pesi gallo, vincendo il torneo World Boxing Super Series e sconfiggendo campioni come Nonito Donaire (due volte), Jason Moloney, e Paul Butler. Dopo aver conquistato tutto nei gallo, è salito nei supergallo dove ha nuovamente unificato tutte e quattro le cinture, battendo Stephen Fulton e Marlon Tapales.

Tuttavia, l’argomentazione di Benavidez ha un punto valido: Inoue non ha ancora affrontato quell’avversario che il mondo riconosce immediatamente come una “signature win” trascendente. Nelle categorie più leggere, la mancanza di copertura mediatica mainstream e la minore visibilità globale significano che anche vittorie impressionanti possono passare relativamente inosservate al grande pubblico.

Inoue tornerà in azione a dicembre, quando difenderà la sua corona indiscussa dei supergallo contro David Picasso. Una vittoria convincente potrebbe non bastare a cambiare la narrativa; Inoue potrebbe aver bisogno di salire ulteriormente di peso e sfidare nomi più conosciuti nelle categorie superiori per ottenere quella “firma” che Benavidez ritiene manchi.

L’Analisi di Benavidez: Credibile o Controversa?

Le opinioni di Benavidez portano peso considerevole nel mondo della boxe. Come pugile attivo e imbattuto, comprende le sfide e le complessità del pugilato d’élite meglio di molti commentatori. La sua posizione nei mediomassimi, dove sta cercando di farsi strada verso i grandi nomi, gli dà una prospettiva unica sulla difficoltà di salire di categoria e affrontare campioni affermati.

Tuttavia, alcuni critici potrebbero argomentare che la valutazione di Benavidez è influenzata dal fatto che lui stesso compete nella stessa sfera di influenza di Bivol e Beterbiev, e una vittoria contro uno dei due lo porterebbe inevitabilmente nel discorso pound-for-pound. C’è forse un elemento di auto-promozione nel sottolineare l’importanza delle “grandi vittorie” quando lui stesso sta cercando di ottenerle?

D’altra parte, è difficile contestare la logica dietro il suo ragionamento. Usyk ha effettivamente affrontato e sconfitto i migliori nelle due categorie più competitive del pugilato. Crawford ha compiuto un’impresa considerata impossibile da molti. E Inoue, per quanto dominante, compete in categorie dove la visibilità globale è limitata e i suoi avversari, per quanto rispettati dagli addetti ai lavori, non sono nomi familiari per il pubblico generalista.

Il Contesto della Classifica Pound-for-Pound

Le classifiche pound-for-pound sono sempre state fonte di dibattito appassionato nel pugilato. A differenza di altri sport dove le metriche sono chiare, la boxe richiede valutazioni soggettive che considerano qualità dell’opposizione, dominanza nelle vittorie, longevità, sfide accettate, e quella qualità intangibile chiamata “eye test” – quanto impressionante appare un pugile nell’atto di vincere.

Diverse organizzazioni pubblicano le proprie classifiche pound-for-pound:

The Ring Magazine, considerata la “Bibbia della Boxe”, ha storicamente dato grande peso alla qualità dell’opposizione e alle vittorie in grandi eventi. Nella loro classifica attuale, Usyk, Crawford e Inoue occupano tutti posizioni di vertice, con Usyk generalmente al numero uno.

ESPN utilizza un panel di esperti di boxe per votare sulla classifica pound-for-pound. Anche qui, Usyk tende a dominare, ma Crawford ha guadagnato consensi significativi dopo la vittoria su Canelo.

BWAA (Boxing Writers Association of America) compila le sue classifiche attraverso voti di giornalisti accreditati. Il loro approccio tende a favorire pugili che competono regolarmente e contro opposizione di alto livello.

Quello che rende il dibattito attuale particolarmente interessante è che abbiamo tre campioni indiscussi in tre categorie di peso diverse, tutti con curriculum stellari e nessuno con una sconfitta recente. In epoche passate, raramente il pugilato ha visto una tale concentrazione di talento puro ai vertici.

Benavidez: Il Prossimo nella Lista?

Mentre Benavidez offre le sue valutazioni sugli altri, la sua attenzione principale rimane sul creare il proprio caso per entrare nella conversazione pound-for-pound. Il 28enne messicano-americano ha costruito un record impeccabile di 30-0 con 24 KO, ma riconosce che manca ancora quella vittoria definitiva che lo collocherebbe tra i grandi.

La sua difesa del titolo WBC dei mediomassimi contro Anthony Yarde rappresenta un passo importante. Yarde, pugile britannico esplosivo e pericoloso, fornirà un test significativo delle credenziali di Benavidez nella nuova categoria di peso. Una vittoria convincente aprirebbe probabilmente la porta a un match con Dmitry Bivol o Artur Beterbiev.

Un confronto con Bivol sarebbe particolarmente intrigante. Il kazako naturalizzato russo è considerato da molti il miglior pugile tecnico della categoria, con una vittoria su Canelo Alvarez nel suo curriculum (prima che Crawford replicasse l’impresa). Bivol vs Benavidez rappresenterebbe uno scontro di stili: la tecnica raffinata e la boxe intelligente di Bivol contro la pressione incessante e la potenza di Benavidez.

Beterbiev, d’altra parte, offrirebbe un tipo diverso di sfida. Il russo-canadese di 40 anni è un devastante puncher con un tasso di knockout quasi perfetto. Un match Benavidez-Beterbiev sarebbe probabilmente una guerra di logoramento, con entrambi i pugili che cercano di imporre la loro potenza sull’altro.

Una vittoria contro uno dei due non solo collocherebbe Benavidez nella top 10 pound-for-pound, ma lo stabilirebbe anche come uno dei volti del pugilato moderno. A 28 anni, è nel periodo aureo della sua carriera, abbastanza giovane da avere anni davanti ma abbastanza esperto da competere al più alto livello.

Il Futuro della Boxe Pound-for-Pound

Guardando avanti, il panorama pound-for-pound è destinato a cambiare drammaticamente nei prossimi 12-24 mesi:

Usyk ha 37 anni e ha già realizzato tutto ciò che c’è da realizzare nel pugilato. Potrebbe affrontare Fury per una terza volta o cercare altri grandi match prima di ritirarsi. Ogni combattimento potrebbe essere il suo ultimo, rendendo ogni sua apparizione un evento da non perdere.

Crawford a 37 anni ha alcune opzioni: potrebbe difendere i titoli dei supermedi, cercare un match con altri grandi nomi, o persino considerare di salire ulteriormente di peso. La sua vittoria su Canelo gli ha dato libertà di scelta su come concludere la carriera.

Inoue a soli 31 anni ha ancora molto tempo per costruire la sua eredità. Un eventuale salto ai pesi piuma o superpiuma potrebbe fornire quegli avversari di nome che Benavidez suggerisce gli manchino. Match contro pugili come Emanuel Navarrete, Shakur Stevenson (se scende di peso), o Oscar Valdez potrebbero essere quella “signature win” che cerca.

Benavidez stesso potrebbe presto entrare nella conversazione con le giuste vittorie. Il suo mix di gioventù, potenza, e record imbattuto lo rende uno dei prospetti più eccitanti del pugilato.

Altri nomi da tenere d’occhio includono Canelo Alvarez (nonostante la sconfitta con Crawford rimane una forza), Errol Spence Jr. (se può rimontare dopo la sconfitta con Crawford), Gervonta Davis (il cui potere di knockout e popolarità crescono costantemente), e Shakur Stevenson (la cui abilità tecnica è considerata tra le migliori).

Le Metriche che Contano

Quando si valutano i pugili pound-for-pound, diversi fattori entrano in gioco:

1. Qualità dell’Opposizione: Chi hai battuto conta più di quanti hai battuto. Una vittoria contro un campione imbattuto vale più di dieci vittorie contro avversari mediocri.

2. Dominanza nelle Vittorie: Vincere è importante, ma come vinci conta altrettanto. Distruggere avversari di qualità è più impressionante che vincere decisioni strette.

3. Versatilità: La capacità di adattarsi a diversi stili, di vincere in modi diversi (knockout, decisione tecnica, dominanza), mostra completezza.

4. Sfide Accettate: Pugili che cercano attivamente i migliori avversari meritano rispetto. Evitare sfide difficili danneggia l’eredità.

5. Prestazioni in Grandi Momenti: Come un pugile performa sotto i riflettori più luminosi rivela il suo vero carattere. I grandi sono grandi quando conta di più.

6. Longevità: Mantenere l’eccellenza per anni è più difficile che brillare brevemente. I veri grandi dominano per ere, non per stagioni.

Applicando questi criteri, la valutazione di Benavidez di Usyk al primo posto appare solida. L’ucraino eccelle in ogni categoria. Crawford è vicino, con la sua recente vittoria su Canelo che aggiunge l’ultimo tassello mancante. Inoue, pur essendo straordinario, ha margini di crescita nella percezione pubblica e nella forza dell’opposizione affrontata.

Un’Era d’Oro per la Boxe

Il dibattito sulla classifica pound-for-pound è sintomo di un momento fortunato per la boxe. Avere tre campioni indiscussi attivi, tutti con argomenti legittimi per essere considerati i migliori, è una rarità storica. Aggiungete pugili emergenti come Benavidez che stanno costruendo i loro casi, e il risultato è un panorama pugilistico ricco e eccitante.

Le opinioni di David Benavidez offrono una prospettiva interna preziosa. Come pugile attivo che aspira a raggiungere quei vertici, comprende le sfide meglio di molti osservatori esterni. Il suo rispetto per Usyk e Crawford è palpabile, così come il suo riconoscimento che Inoue, per quanto brillante, deve ancora conquistare quella vittoria iconica che trascende la boxe e cattura l’immaginazione del pubblico generale.

Mentre Benavidez si prepara per la sua difesa contro Yarde e guarda avanti verso potenziali super-match con Bivol o Beterbiev, costruisce la sua narrativa. Forse tra un anno o due, saremo qui a discutere se Benavidez stesso meriti di essere nella conversazione pound-for-pound. Per ora, gode del lusso di commentare da una posizione di rispetto, ma fuori dalla mischia dei veri vertici.

Una cosa è certa: con talenti come Usyk, Crawford, Inoue, e aspiranti come Benavidez che spingono i confini di ciò che è possibile nel ring, i fan della boxe stanno vivendo un’era d’oro che merita di essere celebrata e dibattuta appassionatamente.

Written By
Redazione

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