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Pugilato Estero

Crawford Non È Tra i Grandi? La Verità di Lopez

Crawford Non È Tra i Grandi? La Verità di Lopez
  • PublishedOttobre 19, 2025

Las Vegas – Il mondo del pugilato è scosso da una controversia che sta infiammando i social e dividendo gli appassionati: Terence Crawford merita davvero un posto tra i più grandi pugili di tutti i tempi dopo aver battuto Canelo Alvarez? Secondo Teofimo Lopez, la risposta è un secco no.

La Vittoria che Ha Acceso il Dibattito

Era il 13 settembre 2025 quando all’Allegiant Stadium di Las Vegas, davanti a migliaia di spettatori e milioni di telespettatori collegati su Netflix, Terence “Bud” Crawford ha conquistato la vittoria contro il messicano Canelo Alvarez, aggiudicandosi il titolo indiscusso dei pesi supermedi.

Un trionfo che per molti fan ha rappresentato la consacrazione definitiva di Crawford come uno dei più grandi di sempre. Ma non è dello stesso parere Teofimo Lopez, che ha lanciato una provocazione destinata a far discutere.

“Sulla Mia Mount Rushmore? Assolutamente No”

In un’intervista rilasciata a Fight Hub TV, Lopez è stato categorico: “Dipende da quale Mount Rushmore stai parlando. Sulla mia? No, assolutamente no.”

Le parole del pugile arrivano come una doccia fredda per chi considera Crawford già entrato nell’Olimpo del pugilato. Ma quali sono le ragioni di questo giudizio così severo?

L’Avversario Sbagliato al Momento Sbagliato

Secondo Lopez e molti analisti del settore, il problema non è tanto la vittoria in sé, quanto la qualità dell’avversario affrontato. Canelo Alvarez, pur essendo un nome leggendario, al momento dello scontro aveva 35 anni ed era evidentemente in fase calante della sua carriera.

Con un record di 63 vittorie, 3 sconfitte e 2 pareggi, il messicano ha mostrato durante l’incontro una mobilità ridotta e una velocità non più quella dei tempi d’oro. Insomma, non era più il Canelo dominante che aveva terrorizzato la categoria per anni.

“Battere un pugile rallentato e fuori dal suo prime non può essere considerato il biglietto d’ingresso per la Mount Rushmore,” sostengono i detrattori di Crawford.

Il Test Rifiutato: La Sfida Benavidez

Ma c’è un altro elemento che pesa sulla credibilità di Crawford come aspirante leggenda: il rifiuto di affrontare David Benavidez, soprannominato “The Mexican Monster”.

Benavidez rappresenta esattamente il tipo di sfida rischiosa che i veri grandi del pugilato non hanno mai evitato. Un avversario giovane, affamato, nel pieno delle sue capacità fisiche. Eppure Crawford ha declinato l’offerta.

“I pugili scolpiti sulla vera Mount Rushmore non avrebbero mai girato le spalle a un combattimento così pericoloso,” sottolineano i critici.

Chi Sono i Veri Immortali?

Prima di parlare di Crawford, è importante ricordare chi occupa tradizionalmente la Mount Rushmore della boxe, quell’immaginario monumento dedicato ai quattro più grandi pugili di sempre:

I Quattro Volti sulla Montagna

  1. Sugar Ray Robinson – Considerato da molti il più grande pugile mai esistito, con una tecnica sopraffina e un record leggendario
  2. Muhammad Ali – “The Greatest”, non solo per le sue capacità sul ring ma per l’impatto culturale e sociale
  3. Joe Louis – Il “Brown Bomber” che ha dominato i pesi massimi per oltre un decennio
  4. Henry Armstrong – L’unico pugile ad aver detenuto contemporaneamente tre titoli mondiali in tre categorie diverse

Questi campioni hanno rischiato tutto, hanno affrontato i migliori della loro epoca nel momento di massimo splendore, e hanno costruito leggende inattaccabili.

La Top 20 dei Più Grandi

Secondo gli storici della boxe, Crawford attualmente non rientra nemmeno nella top 20 dei più grandi di tutti i tempi. Il curriculum, seppur impressionante sulla carta con tre titoli indiscussi in categorie diverse, presenta delle lacune significative.

Gli avversari affrontati da Crawford nel corso della sua carriera sono stati spesso pugili marginali, veterani al tramonto, o atleti reduci da problemi fisici importanti. Manca quella serie di vittorie contro avversari di primissimo livello nel loro momento migliore.

L’Elite Storica della Boxe

Ecco la lista dei pugili che molti esperti collocano davanti a Crawford nell’olimpo pugilistico:

  • Sugar Ray Robinson
  • Muhammad Ali
  • Joe Louis
  • Henry Armstrong
  • Floyd Mayweather Jr.
  • Willie Pep
  • Roberto Durán
  • Sugar Ray Leonard
  • Marvelous Marvin Hagler
  • Julio César Chávez
  • Rocky Marciano
  • Manny Pacquiao
  • Sam Langford
  • Benny Leonard
  • Ezzard Charles
  • Archie Moore
  • George Foreman
  • Jack Dempsey
  • Mike Tyson
  • Roy Jones Jr.

La Difesa dei Fan di Crawford

Naturalmente, i sostenitori di Crawford non ci stanno. Secondo loro, essere diventato campione indiscusso in tre diverse categorie di peso è un’impresa che parla da sola. Pochi pugili nella storia possono vantare un simile palmares.

Inoltre, sottolineano come Crawford abbia mostrato una versatilità tecnica straordinaria, capace di adattarsi a qualsiasi stile di combattimento e di passare dalla posizione ortodossa alla southpaw con naturalezza.

Questione di Standard

Il cuore del dibattito si riduce a una domanda fondamentale: dove mettiamo l’asticella per definire la grandezza?

Se abbassiamo gli standard per includere Crawford nella Mount Rushmore, non rischiamo di svalutare l’esclusività di quel riconoscimento? I veri immortali hanno affrontato i migliori, nel momento giusto, senza scorciatoie.

Come ha sottolineato Lopez: “Non possiamo abbassare i requisiti solo per far entrare qualcuno in questo club esclusivo. Cosa direbbero le persone se permettessimo l’ingresso a chiunque costruisca un record contro avversari non all’altezza?”

Il Verdetto Resta Aperto

La questione se Terence Crawford meriti o meno un posto tra i più grandi di sempre è destinata a rimanere aperta e a generare discussioni accese tra gli appassionati.

Da un lato ci sono le sue indiscutibili qualità tecniche e i titoli conquistati. Dall’altro, la mancanza di vittorie definitive contro i migliori avversari della sua generazione nel loro momento di massima forma.

Una cosa è certa: nella boxe, più che in qualsiasi altro sport, la leggenda si costruisce non solo vincendo, ma vincendo contro chi conta, quando conta. E forse, per Crawford, c’è ancora molta strada da fare prima di poter guardare Sugar Ray Robinson, Muhammad Ali, Joe Louis e Henry Armstrong come suoi pari.

Cosa Ne Pensi?

Il dibattito è aperto: Crawford merita la Mount Rushmore oppure Lopez ha ragione a mantenere standard più elevati? La vittoria su un Canelo non più al massimo è sufficiente per l’immortalità pugilistica?

Una certezza esiste: se Crawford vuole mettere a tacere i critici, sa esattamente cosa deve fare. Accettare quella sfida con Benavidez che finora ha evitato. Solo allora, forse, potrà davvero reclamare il suo posto tra i grandi.

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Redazione

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