Derek Chisora ultimo match: “Il ‘Last Dance 2’ sarà a Manchester”

Derek Chisora annuncia la data e la città del suo 50° e ultimo match: “Il ‘Last Dance 2’ sarà a Manchester”
Derek Chisora non ha mai fatto le cose a metà. Nemmeno il suo addio al pugilato.
Il 41enne peso massimo britannico ha confermato che il suo cinquantesimo e definitivo incontro professionale si terrà a Manchester il 13 dicembre 2025, in quella che ha già ribattezzato “The Last Dance 2” — un chiaro omaggio al suo precedente addio, mai davvero concluso.
In un video pubblicato mercoledì 24 settembre sul suo profilo Instagram, Chisora ha annunciato con il suo inconfondibile stile:
“Ragazzi, ascoltatemi bene. Siete pronti? No, non lo siete.
Torniamo a Manchester, 13 dicembre. Strada verso il 50: chiusura totale. Capito?
Prenotate alberghi, prenotate ristoranti. Io e Queensberry arriviamo per chiudere Manchester.
L’avversario sarà annunciato presto. Ne avevo uno… ma il big boss me l’ha portato via.
Sto ancora discutendo. Il big boss ha detto cosa vuole… e così va.
Ma la strada verso il 50 a Manchester? Chiusura. The ‘Last Dance 2’? Succede. Guerra!”
Un addio che non vuole finire
Chisora aveva già annunciato il suo ritiro dopo il 49° incontro, disputato a febbraio 2025 sempre a Manchester, all’Co-op Live Arena, contro lo svedese Otto Wallin. In quell’occasione, il britannico aveva messo in mostra tutta la sua esperienza, stendendo Wallin al tappeto e vincendo ai punti in un match combattuto e pieno di pathos.
Quella sera, nel post-incontro, aveva mostrato al pubblico foto stampate di tre possibili avversari per il suo ultimo atto: Anthony Joshua, Daniel Dubois e Oleksandr Usyk — una sorta di “triangolo dei sogni” per chiudere una carriera lunga oltre vent’anni, costellata di alti, bassi, polemiche e momenti di pura poesia pugilistica.
Ma il pugilato, si sa, è uno sport che raramente concede finali netti. E così, dopo pochi mesi, Chisora è tornato con un nuovo appuntamento — sempre a Manchester, sempre con Queensberry Promotions al suo fianco, sempre con il fuoco negli occhi.
Chi sarà l’ultimo avversario?
L’identità dell’ultimo sfidante di Chisora resta avvolta nel mistero. Il pugile ha accennato a un “piano già fatto” che è saltato perché “il big boss” — probabilmente riferendosi a Frank Warren, patron di Queensberry — “se l’è portato via”.
Tra i nomi circolati, Daniel Dubois sembra il più plausibile. Entrambi sono sotto contratto con Queensberry, hanno stili complementari, e un match tra loro avrebbe un forte appeal nazionale. Tuttavia, Dubois, 28 anni, sta ancora elaborando la seconda sconfitta consecutiva contro Usyk, subita a luglio a Wembley, e potrebbe non essere pronto per un incontro emotivamente carico come quello contro una leggenda come Chisora.
Anthony Joshua, amico di vecchia data di Derek, è un’altra opzione affettivamente potente. I due si conoscono da anni, si sono affrontati in un memorabile match nel 2011 (vinto da AJ), e hanno sempre mantenuto un rapporto di rispetto. Ma Joshua, 35 anni, sta recuperando da problemi fisici e non dovrebbe tornare sul ring prima dell’inizio del 2026.
Quanto a Usyk, campione indiscusso dei pesi massimi, è già impegnato nel suo percorso: il suo prossimo avversario sarà il vincitore dello scontro tra Joseph Parker e Fabio Wardley, in programma il 25 ottobre a Londra.
Insomma, il nome manca. Ma l’atmosfera c’è già.
Una carriera da “guerriero del ring”
Con un record di 36 vittorie e 13 sconfitte (23 KO), Chisora non è mai stato il più tecnico, né il più veloce, né il più preciso. Ma è stato, senza dubbio, uno dei pugili più coraggiosi, spettacolari e autenticidella sua generazione.
Ha combattuto contro Vitali Klitschko, Tyson Fury (due volte), Robert Helenius, Joseph Parker, Agit Kabayel, David Price e tanti altri. Ha perso spesso, sì — ma mai senza onore. Ha regalato al pubblico match indimenticabili, ha riempito palazzetti, ha acceso rivalità, ha fatto ridere, arrabbiare, commuovere.
E ora, a 41 anni, vuole chiudere con un ultimo atto sul suolo britannico, nella città che lo ha accolto con calore nel suo penultimo match. Manchester non è Londra, non è la sua città natale (è nato a Harare, Zimbabwe), ma è diventata una sorta di seconda casa pugilistica.
“The Last Dance 2”: non solo un addio, ma un tributo
Questo 50° match non sarà solo l’ultima danza di Chisora. Sarà un tributo a un’epoca, a un modo di intendere il pugilato fatto di cuore, testa dura e spirito indomabile. In un momento in cui il pugilato si divide tra spettacolo globale e purismo tecnico, Chisora rappresenta qualcosa di raro: l’atleta che combatte per passione, non per algoritmi.
Che il suo avversario sia un nome noto o un outsider, poco importerà. Perché il vero protagonista, quella sera, sarà lui: il ragazzone sorridente con il cuore da leone, che ha reso il ring la sua casa per oltre due decenni.
Il 13 dicembre, Manchester non vedrà solo un match.
Vedrà la fine di un’era.