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Pugilato Italiano

Mouhiidine – Il grande assente del Mondiale

Mouhiidine – Il grande assente del Mondiale
  • PublishedAgosto 28, 2025

Il grande assente del Mondiale ha un nome: Aziz Abbes Muhiidine. Un campione pieno di ori e argenti lasciato a casa… scelta tecnica o ingiustizia clamorosa? 

Premesso che solo il tecnico della Nazionale e il suo staff sanno davvero cosa significhi scegliere, perché vivono i ragazzi ogni giorno, li vedono, li ascoltano, li sentono più di qualsiasi nostra opinione o riflessione… detto questo:

Aziz Abbes Mouhiidine, il nome che oggi pesa come un macigno sul mondo del pugilato italiano: lui, il grande assente della Nazionale che si appresta a vivere il Mondiale, quello che dovrebbe essere un torneo di rinascita ma che inizia già con una ferita aperta. Assente di lusso, perché parliamo di un pugile che non ha solo partecipato, ma ha scritto pagine d’oro della nostra storia sportiva. Argento mondiale a Belgrado 2021 e Tashkent 2023, oro europeo a Erevan 2022, oro ai Giochi Europei di Cracovia 2023, oro all’Unione Europea nel 2018, doppio oro ai Giochi del Mediterraneo: non proprio l’ultimo arrivato, ma un campione capace di regalare emozioni, medaglie e orgoglio al tricolore.

Eppure oggi resta fuori. Perché? Un verdetto arbitrale dubbio a Parigi 2024 gli ha tolto il sogno olimpico, un KO in World Boxing Cup, un’attività ridotta all’osso, solo 4 match in quasi due anni, quando un dilettante dovrebbe combattere almeno una volta al mese hanno aperto crepe e dubbi sul suo percorso. E così, quando il suo debutto da professionista era già stato fissato per la primavera, un infortunio dell’avversario e la chiamata last minute al Mondiale dilettanti hanno complicato tutto.

Il direttore tecnico Giovanni De Carolis parla di mancanza di occasioni per valutarlo nei raduni, ma Abbes ribatte con forza: “Ho saltato solo un training camp per colpa di un virus, eppure ero stato convocato per Assisi e poi escluso all’ultimo senza una spiegazione”. Parole che pesano come pugni. Un ragazzo che si è sempre fatto trovare pronto, che ha dato tutto per la maglia azzurra, e che ora si sente destabilizzato, ma anche motivato: “Adesso ho un motivo in più per passare al professionismo. Io so di che pasta sono fatto”.

Dietro le quinte resta qualche dubbio: questa esclusione è davvero figlia di valutazioni tecniche?�E Se Abbes fosse stato un volto già costruito per il grande pubblico, sarebbe stato lasciato a casa? Domanda lecita.

Il suo futuro adesso si chiama professionismo: con le Fiamme Oro a sostenerlo, l’obiettivo è esordire entro la fine dell’anno e aprire un nuovo capitolo. Los Angeles 2028 resta un sogno complicato, forse impossibile, ma il percorso del campione continua. Perché un talento come Aziz Abbes Mouhiidine non può spegnersi per un verdetto o per una convocazione mancata.

La verità è che il pugilato italiano perde oggi uno dei suoi diamanti più puri proprio quando avrebbe più bisogno di luce. E allora la domanda resta, pungente e amara: lo avremmo lasciato fuori se fosse stato un pugile “mediaticamente più forte”? Ai posteri l’ardua sentenza. 🔥🥊

Written By
dhitalia

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